Massimo Ranieri a Matera per l’Oversound Music Festival: sognare è gratuito!

C’era tanta attesa, ieri sera, per il concerto di Massimo Ranieri al parco del Castello Tramontano di Matera, dove uno dei più grandi interpreti della canzone italiana ha fatto tappa con il suo tour “Tutti i sogni ancora in volo”, in occasione dell’Oversound Music Festival. Un concerto che non ha deluso l’attesa e ha fatto cantare e soprattutto sognare il pubblico presente.

 

 

“Un sogno” il concerto che Massimo Ranieri ha tenuto, ieri sera al parco del Castello Tramontano di Matera, e non solo per lo straordinario spettacolo che ha regalato al pubblico presente ma anche per il profondo significato che l’artista ha voluto dare al suo show, a cominciare dal nome.
Tutti i sogni ancora in volo, prima di essere il titolo di questo spettacolo, è una frase di una mia canzone, probabilmente una delle più belle che ho cantato. Sicuramente, sicuramente la più famosa”, ha detto Massimo Ranieri, in apertura di concerto, “ma per me questa frase è molto di più. È un modo di vivere. Per quanto mi riguarda, i sogni devono continuare a volare sempre. Eppure, quando sono nato tutto ciò mi è stato “proibito” perchè le esigenze erano altre in famiglia. Ma poi mi sono detto che anche io voglio sognare, tutto sommato è gratis e me lo posso pure permettere, non costa niente. E da allora è passato tanto tempo. Non solo ho imparato a sognare ma ho realizzato tantissimi sogni.  Mai, mai smettere di sognare, mai! Io continuo a farlo ancora oggi…ha concluso.
Massimo inizia il suo concerto cantando alcuni pezzi del suo nuovo album realizzato sei mesi fa (un altro piccolo sogno esaudito) con canzoni inedite scritte da grandi cantautori come La mia mano a farfalla di Bruno Lauzi, È davvero così strano di Giuliano Sangiorgi, Dopo il deserto di Ivano Fossati, Tutto quello che ho di Gianni Togni, e l’ironica Asini. Sul palco, insieme a lui, ci sono ben 7 musicisti e 3 coriste tra cui la materana Valentina Pinto, che accompagnano l’artista con una coralità che trascina il pubblico in un vortice di emozioni e che lascia esterefatti di fronte a tanta bravura e professionalità. Ogni canzone appare come un sogno: al termine di ogni esecuzione, le luci si spengono di colpo lasciando al buio per pochi secondi il palco e dando al pubblico la possibilità di continuare a sognare.
I nuovi pezzi si alternano ai grandissimi successi che massimo esegue mostrando le sue eccezionali doti di cantante, attore e ballerino, completate da una presenza scenica davvero sensazionale: Rose Rosse con un mazzo di rose rosse in mano, Se bruciasse la città, mentre cammina, infuriato, da una parte all’altra del palco, Erba di casa miaVent’anni, Pigliate ‘na pastiglia, in doppio petto a righe con tanto di fiore all’occhiello e Borsalino calato sulla testa, brani indimenticabili che il pubblico riconosce fin dalle prime note e canta insieme a Massimo, che dirige spesso il microfono verso la platea.
Mentre canta i suoi più grandi successi, recita, parla, balla, fa ginnastica, si sdraia sul piano o scambia semplicemente qualche battuta simpatica con il pubblico con cui si confessa a cuore aperto. Parla del suo amore per l’amore, soprattutto per quello a prima vista, e di quanto senta il bisogno di essere sempre innamorato; di quello per il teatro, con la T maiuscola di Strehler, del suo amore per il mare, che, basta volerlo, “si riesce sempre a vedere da qualche parte, anche oltre un muro, bisogna solo andarlo a cercare” e dei suoi sogni ancora da realizzare “che sono ancora tantissimi tanto da avere non un cassetto pieno ma un armadio a sei ante, come quello di un mondo che ama il teatro e la poesia come ama il calcio e la televisione, di vivere in un Paese dove buongiorno vuol dire veramente buongiorno o quello di un Napoli che vinca la Coppa dei Campioni d’Europa“, scherza dal palco.
Da brividi anche l’interpretazione di Perdere l’amore, probabilmente il suo brano più famoso, che gli ha regalato grandissime soddisfazioni, a partire dalla vittoria al Festival di Sanremo del 1988.
Chiamato a gran voce, Massimo torna un’altra volta sul palcoscenico con i bis, Tu vuo’ fa’ l’americano, sdraiato in giacca rossa luccicante sul pianoforte, e la romantica Resta cum’è
Grazie Massimo Ranieri per questo concerto da sogno e per aver fatto “volare”, ieri sera, tra i Sassi di Matera un tuo sogno che è diventato anche il nostro: il tuo straordinario concerto. A volte basta poco, come ci hai insegnato tu, per realizzare un sogno come: “spegnere la televisione, alzarsi dal divano ed uscire di casa”, come abbiamo fatto noi, ieri sera, venendo semplicemente al tuo concerto a Matera.

 

 

 

 

 

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