In via Tadino, nel cuore di Porta Venezia, ha aperto Caciara, un nuovo ristorante e cocktail bar in cui si gusta un’ottima cucina italiana mentre “si fa caciara”, in un’atmosfera vintage tutta italiana che regala spensieratezza e leggerezza. Noi lo abbiamo provato e ve lo consigliamo tantissimo.
Caciara è il primo ristorante a Milano che, già dal nome, dichiara i suoi intenti: far in modo che chiunque si sieda ad un suo tavolo possa godere di un’ottima esperienza gastronomica, autenticamente italiana, e di puro divertimento, senza spendere una fortuna. E che quando si alzi lo faccia con il sorriso e la consapevolezza di chi ha trascorso il miglior momento della sua giornata. Dopo averlo provato, possiamo assicurarvi che da Caciara succede proprio questo!
Già dal suo ingresso, Caciara colpisce per il suo design accattivante che richiama il futurismo mediterraneo dagli anni ’30 agli anni ’50 che rende l’ambiente unico e familiare. Sulle pareti della sala principale del ristorante, infatti, sono dipinti dei colorati murales, dai tratti moderni e retrò, dall’illustratore milanese Alberto Casagrande che ha voluto rappresentare così, sin da subito, il mood del ristorante: accogliere i suoi ospiti in un’allegra festa con suonatori, saltimbanchi e danzatrici, fiori e colori. Anche i manifesti pubblicitari appesi alle pareti delle due salette interne rendono l’atmosfera tipica degli anni ’40 con le stampe originali delle pubblicità storiche di Branca – marchio milanese che, con le sue bottiglie, ha firmato anche le bellissime vetrine del ristorante – provenienti dalla Fondazione Massimo e Sonia Cirulli di Bologna. Gli arredi, anch’essi un pò vintage, come i lampadari e le lampade a forma di fiore capovolto sul bancone bar a vista e gli specchi sono pezzi degli anni ’50 firmati da Luigi Caccia Dominioni e persino quelli dei bagni che siamo sicure, quando li vedrete, non dimenticherete facilmente!
Con questo suo stile informale ed un pò retrò, Caciara vuole trasmettere il calore, la generosità, l’atmosfera che avevano una volta i ristoranti italiani che portavano in tavola il sapore e la storia della buona cucina italiana ed in cui, oltre a mangiare e bere bene, si chiacchierava serenamente, ci si divertiva anche cantando e ballando, in due parole si poteva “fare caciara”. E da Caciara questo è possibile in un’atmosfera conviviale e piacevole, complice anche la playlist musicale di sottofondo che ripercorre i successi della storia della musica italiana, quelle canzoni che sia che hai 25 anni o 65 anni dopo un po’ ci si mette a cantare divertendosi e si ritorna indietro nel tempo a come si stava a tavola una volta.
La cucina di Caciara si ispira, soprattutto, alla tradizione del Centro e Sud Italia la cui qualità è assicurata dalle decine di artigiani e piccoli produttori selezionati tra le eccellenze di quella zona. Si tratta di una cucina accogliente, cosi come il ristorante, che dà vita a pietanze memorabili che incontrano il gusto di tutti: onnivori, vegani, vegetariani, flexitariani e che vengono servite su piatti firmati Daedalus, azienda artigiana di Vietri sul Mare che per Caciara ha creato maioliche personalizzate, uniche nel loro genere, dipinte a mano. Tutte le proposte presenti in menù sono disponibili anche nella versione senza glutine e, su richiesta, senza lattosio. Inclusa la pizza, napoletana, gourmet e al padellino, proposta in versione classica, senza glutine e 100% vegana ma ricca di gusto.
Tra i piatti che abbiamo avuto modo di provare e che vi consigliamo assolutamente ci sono le deliziose proposte vegane come il Mazzolin di Fiori ossia fiori di zucca bio in pastella di ceci, ripieni di mozzarella vegana, macinato Beyond Meat e foglie di basilico fresco e i Sardi a beccaficu, sarde ripiene con cipolla stufata, pinoli e uva nera passolina.
Tra i primi imperdibili anche per la loro scenografica preparazione realizzata direttamente al tavolo dagli abili Chef Performer la Scostumata, ossia una buonissima Amatriciana a base di bucatini di Amatrice Pastificio Strampelli, guanciale amatriciano artigianale Famiglia Berardi flambato al brandy, passata di pomodoro presidio slow food Vincenzo Egizio, pecorino Romano DOP buccia nera e pepe nero e la Shake your Gricia, ovvero la versione vegana della gricia, realizzata con mezzemaniche di Gragnano Gerardo di Nola shakerate dallo Chef con salsa cremosa di pecorino vegano, con gondino al pepe di cajun macinato, seitan croccante.
Tra i secondi noi abbiamo provato le Bombette ripiene di caciocavallo con cime di rapa saltate e fonduta di caciocavallo e le Polpette Che la Nonna non ti ha mai fatto ossia Polpette vegane beyond meat cotte nel pomodoro presidio slow Vincenzo Egizio con gondino affumicato grattugiato.
E se siete in compagnia e avete voglia di condividere il vostro dolce con i vostri amici ordinate il C’è vita su Marte? Un dessert scomposto che viene preparato e realizzato come un quadro dallo chef direttamente sul tavolo dei commensali, che lo gustano in condivisione e senza piatti. Un’esperienza a dir poco pittoresca ed indimenticabile!
Provate anche le pizze di Caciara, una su tutte, la deliziosa Oro Nero con impasto al carbone vegetale, fior di latte e fiocchi di ricotta d’Agerola Caseificio Ruocco, guanciale croccante artigianale di Amatrice, scaglie di tartufo e scaglie d’oro 24 carati, miele al tartufo. La lista dei vini è stata affidata a Paolo Basso, “miglior sommelier del Mondo” nel 2013, che ha privilegiato le proposte bio, in linea con la filosofia di Caciara.
Tra gli intenti che Caciara vuole realizzare c’è anche quello solidale come la salvaguardia dell’ambiente attraverso la minimizzazione degli sprechi, la difesa dei piccoli produttori locali con attività di formazione, la valorizzazione dell’inclusione nell’assunzione di personale e soprattutto l’azione contro la fame con il devolvere parte dell’incasso di alcuni piatti, prodotti o eventi a sostegno di alcune cause.
Caciara è un nuovo ristorante italiano a Milano dove si mangia e beve bene, si fa caciara e si contribuisce a creare un futuro più sostenibile,solidale e sano. Da provare!