Metti una bella sera d’estate, una vista mozzafiato sulla piazza principale di Milano seduti ad un tavolo quasi sospeso sulle guglie del Duomo, pietanze a filiera con prodotti selezionati da tutta Italia, del buon vino e degli originali cocktails, quattro chiacchiere in compagnia cullati dalla brezza estiva e da una rilassante musica di sottofondo. Vi trovate sulla terrazza del Ristorante Giacomo Arengario, la più elegante e scenografica di Milano.
Mangiare contemplando le guglie del Duomo di Milano è un piacere difficile da descrivere. Bisogna provarlo entrando al Ristorante Giacomo Arengario dove il mood è quello dei grandi ristoranti e Cafés dei più importanti musei del mondo.
Il ristorante Giacomo Arengario sorge all’interno nell’omonimo edificio situato in piazza Duomo sede del Museo del 900.
Concepito come un omaggio al contesto artistico nel quale si trova, Giacomo Arengario, si caratterizza per il chiaro rimando alle avanguardie dei primi del novecento, agli stili e a alle peculiarità che lo hanno reso tale, in un dialogo continuo con le opere esposte all’interno delle sale del museo. Il locale, in cui trionfa l’Art Decò, è suddiviso in period rooms caratterizzate da stili e colori diversi. La Hall, il Bar, la sala da pranzo e la galleria da cui si può osservare il lavoro dello chef nella bella cucina a vista sono piccole opere d’arte. L’ambiente più sorprendente, però, è senza dubbio il dehors in ferro e vetro realizzato all’interno della grande loggia che regala una vista mozzafiato, una prospettiva unica che spazia tra le guglie del Duomo e la Piazza.
La splendida location si arricchisce, inoltre, di un ampio spazio all’aperto, adiacente al dehors, ed offre la possibilità di una pausa piacevole e conviviale in diversi momenti della giornata che vanno dalla colazione al dopo cena con vista mozzafiato sul Duomo di Milano, l’antistante Galleria Vittorio Emanuele e l’adiacente Palazzo Reale. Un punto di vista privilegiato sulla piazza più importante e famosa della città e un luogo piacevole e raffinato per un aperitivo con la possibilità di proseguire la serata con una cena sulla terrazza o in una delle diverse aree interne del ristorante e un drink dopo cena al bar.
Il luogo ideale per iniziare una giornata di shopping in centro o di visite nei musei circostanti o semplicemente per un momento di relax e ristoro in un luogo raffinato e quieto, seppur situato nel cuore pulsante della città.
Oltre alla colazione continentale, con brioches e pasticceria artigianale della Pasticceria Giacomo, il Ristorante propone un ampio menù di piatti preparati dalla cucina del ristorante.
Oltre ai classici della cucina di pesce di Giacomo, si affiancano alcuni piatti veloci ideali per un light lunch alla meneghina, e il menù che comprende i piatti dalla più solida tradizione milanese, leggermente rivisitati in chiave moderna. Alla guida della cucina di Giacomo Arengario da aprile 2019 c’è il giovane chef Emanuele Settel, nato a Roma ma cresciuto con lo chef Philip Guardine tra Miami e Ibiza. Approdato in casa Giacomo nel 2018 prima nel ristorante di Pietrasanta, poi al Bistrot e ora anche in Arengario, in poco più di un anno Emanuele ha dimostrato di padroneggiare tecniche e ingredienti della cucina italiana nel rispetto della tradizione, da sempre grande cardine della cucina di Giacomo.
Al fianco dell’executive chef Emanuele nel ruolo di head chef il giovane peruviano Jose Carlos Otoya Angulo, che da molti anni collabora con Giacomo Milano e in passato ha diretto le cucine del Bistrot e del Ristorante dopo aver affiancato i più bravi chef del gruppo, nonché il fondatore Giacomo Bulleri.
Le specialità a marchio Giacomo: la cura per la ricerca e la valorizzazione delle filiere
Una chiave del successo della cucina di Giacomo è la cura nella scelta di materie prime e prodotti utilizzati. Da sempre Giacomo ricerca l’eccellenza in diversi territori, valorizzando i piccoli artigiani e prediligendo le filiere più corte.
I prodotti scelti provengono da diverse zone d’Italia; Giacomo invia ai produttori vasetti e contenitori che, una volta riempiti, etichetta con il proprio nome indicandone ovviamente anche provenienza e caratteristiche nel rispetto dei produttori delle loro storie e del loro lavoro.
I prodotti a marchio Giacomo sono in vendita in tutti i suoi locali di Milano oltre che a Pietrasanta dove ha sede l’ultimo ristorante aperto che segna il ritorno “a casa” del grande cuoco toscano.
Olio: Giacomo utilizza due olii di diverso tipo e provenienza.
Uno è olio extravergine Toscano da olive Maraiolo, Pendolino, Leccino e Frantoio, prodotto nell’Azienda Agricola biologica Inghirami a pochi chilomentri da Volterra e operante da quindici anni grazie alle sorelle Francesca e Carolina Inghirami. Il terreno argilloso e l’esposizione ai venti creano i presupposti per l’unione di diverse coltivazioni di olive (maraiolo, pendolino, leccino, frantoiano); il risultato è un olio dal caratteristico gusto fruttato con una lieve nota di carciofo – 1° classificato tra gli olii biologici nel consorzio “Liscio come l’olio” 2014 -.
Il secondo è l’olio extravergine di olive di Nocellara e Biancolilla DOP del Belice, un olio trapanese e tipicamente siciliano prodotto nell’Azienda Agricola di Marco Bonsignore. I circa 500 ulivi di questa zona vengono coltivati con metodo Biologico, tramite la raccolta a mano anticipata e la spremitura entro poche ore. L’olio estratto ha un caratteristico sapore fruttato e leggermente piccante con una nota amara e dal profumo di oliva acerba, con richiamo agli agrumi.
Peschiole: Mario Verticelli e la sua azienda in provincia di Caserta sono gli artefici di questa autentica rarità per gourmet. Ideali per l’aperitivo, le peschiole sono minuscole pesche dal nocciolo non ancora tenace e raccolte ancora verdi durante un primo diradamento dei frutti. Successivamente vengono cotte in acqua e aceto – ricavato dall’uva Asprina dell’Argo Aversano – insieme ad altre spezie e vengono conservate in questo bagno agrodolce in vasetto senza uso di conservanti o elementi chimici.
Oltre alla peschiole a seconda della stagione Giacomo propone carciofi a spicchi grigliati, melanzane e zucchine sott’olio. Queste sono prodotte a Variano – Pavia – nell’Azienda Agricola Biologica Verticelli, dotata di laboratorio di trasformazione aziendale con tecnologia avanzata dove si producono, a partire dalle materie prime coltivate in campo, conserve assolutamente artigianali usando metodi e antiche ricette tipiche del territorio.
Tra i prodotti a marchio Giacomo non mancano le salse di verdure in agrodolce – Azienda Agricola Emanueli Francesco -, ideali da accompagnare a crostini e filoni di pane rigorosamente prodotti “in casa”.
Miele: come l’olio, Giacomo ne propone due tipi differenti ma prodotti nella stessa Azienda
Miele di Tiglio delle colline piacentine prodotto nell’Azienda Agricola Emanueli Francesco. E’ uno dei mieli uniflora più apprezzati per le sue caratteristiche proprietà terapeutiche, che gli derivano dalle proprietà dell’albero da cui il nettare proviene, uno dei mieli uniflora più diffusi sul territorio nazionale, assieme al miele di acacia, al miele di tarassaco, al miele di castagno ed al classico miele millefiori. Il miele di tiglio si presenta limpido e aromatico, cristallizza lentamente e in modo non granulato
Miele di melata delle colline piacentine prodotto nell’Azienda Agricola Emanueli Francesco. E’ uno dei mieli più ricchi di qualità e si ottiene, appunto, non da nettare ma dalla melata. Trattasi di una sostanza zuccherina e vischiosa che si forma sulla vegetazione, in particolare sulle foglie degli alberi, in prossimità di colonie di afidi e altri insetti che si nutrono della linfa di queste piante. La melata viene poi raccolta dalle api per produrre il miele, generalmente in periodi e in luoghi in cui la produzione di nettari è scarsa.
Passata di Pomodoro del Piennolo del Vesuvio DOP: è prodotta nell’Azienda Sole e Terra del Vesuvio (NA) con pomodorini di piennolo del Vesuvio DOP. Si tratta di bacche di pomodoro di piccole dimensioni, tondeggianti, con una caratteristica punta alla base e un sapore dolce-acidulo dovuto alla particolare concentrazione di zuccheri e sali minerali. Nella tradizione contadina questi pomodori vengono raccolti in estate e conservati legati in uno spago attorcigliato a cerchio (pomodori da serbo). Riposti in luoghi asciutti e lontano dai raggi del sole, maturano lentamente conservando la pola gustosa e succulenta, protetta dalla buccia che appassisce. I grappoli così raccolti sono detti “piennoli” in un terreno argilloso che gli conferisce una sapidità particolare e inconfondibile. Oltre che in passata Giacomo li utilizza anche al naturale.
Pasta di Gragnano: pasta che non ha rivali nell’assorbire sughi cremosi e salse più liquide. Giacomo la propone in quattro formati: pacchero, penna, linguina e spaghetto. Questa pasta è prodotta nel Pastificio Antiche Tradizioni di Gragnano (NA) che dagli anni 70 garantisce la migliore qualità grazie al perpetrarsi di una lunga tradizione famigliare. Il pastificio appartiene infatti a un’antica famiglia di Maccaronari oggi alla quinta generazione. La pasta è realizzata con grano 100% italiano proveniente dai migliori raccolti delle zone di Sorrento, Campobasso e del Tavoliere delle Puglie e con l’acqua della sorgente del Monte Faito, la cima più alta della catena dei Monti Lattari. Prima di iniziarne la produzione, il maestro pastaio passa accuratamente al setaccio la semola di grano duro per controllarne la purezza come previsto dalla tradizione della lavorazione artigiana della pasta di Gragnano. La pasta viene poi trafilata al bronzo, un processo necessario per garantirne la rugosità tipica e poi viene lasciata ad essiccare per più di 24 ore a temperatura bassa e costante.
Ristorante Giacomo Arengario
Anno di apertura: 2010
Indirizzo: via Guglielmo Marconi, 1
Orari: aperto 7 giorni su 7 dalle 12.00 alle 24.00
Per informazioni e prenotazioni: 02.72093814
www.giacomoarengario.com
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