Trovarsi davanti al mare,in una domenica grigia di metà gennaio, a Milano è possibile. Basta semplicemente varcare la soglia del Terrammare, ristorante 100% siciliano nel cuore di Brera, e sarete accolti in quella casa a cui ogni siciliano ed ognuno di noi aspira sempre a tornare quando è lontano.
Lasciato alle spalle l’inverno meneghino, tra le mura del locale, spoglie ma intrise dei colori e delle sfumature del mare della Sicilia e della roccia di Modica e Scicli,ci si può lasciare andare a un viaggio gastronomico letteralmente inebriante che esplora la cucina siciliana di Modica e Scicli. Ma soprattutto rilassato. Divanetti e piccole sedute azzurre, legno chiaro, al centro di tavoli deliziosi porta candele in ceramica a forma di fico d’india che richiamano i colori e le forme della lontana Sicilia.
La mise en place, con il legno, il ferro, il verde acqua, riprende idealmente i colori del mediterraneo, la terra e il mare che denominano il locale.
Legno e carta da parati testimoniano la tradizione con un tocco di contemporaneità: i tipici ricami siciliani vengono ricreati con una maglia di micro cemento ad effetto 3D, con effetto anticato nei bagni, curati nel minimo dettaglio.
Il primo sguardo, entrando, si posa sulla cucina a vista, che è davvero l’anima creativa del ristorante.
Lo Chef Peppe Barone, insieme alla sua socia Stefania Lattuca, siciliani purosangue – un mix perfetto di talento, entusiasmo ed esperienza (due decenni dedicati a Fattoria delle Torri a Modica, ad Ammare a Scicli e cinque anni itineranti alle sedi italiane di Eataly) – stupisce con un connubio tra i sapori salini e quelli dell’entroterra siciliano, andando così a raccontare secoli di tradizione e cultura.
Chef Barone racconta, non senza una punta di emozione, il suo progetto: “un progetto di cucina creativa e mediterranea, che è partito venticinque anni fa come riscatto sentimentale e sociale per le donne modicane in cucina e ha trovato terreno fertile nel ristorante Fattoria delle Torri a Modica, a cui si aggiungono gli insegnamenti di Luigi Veronelli, mio mentore da più di trent’anni. La materia prima deve raccontare di sé, ho dunque strutturato, insieme a Stefania, un menù che racconti dei tesori della nostra terra con una cucina che sia tangibile, facile, di gola, di emozioni.”
E non sono solo parole le sue perché, sin dall’entrée, si capisce davvero che la sua cucina è autentica, fedele alle tradizioni di cui parla e la sperimentazione cui sottopone con maestria i suoi piatti, non li intacca ma li rende del tutto unici, indimenticabili. La freschezza del crudo di mare, il sapore degli agrumi che accarezzano il palato, lo sfincione palermitano che lascia senza parole, la cialda di cannolo con ricotta di pecora mantecata con acciughe e limone.E siamo solo all’inizio.
Da segnalare senza ombra di dubbio il risotto milanese ‘portato al mare’, che sintetizza l’incontro inedito tra la cucina siciliana e quella meneghina: carnaroli riserva, zafferano, gamberi bianchi di nassa, limone interdonato e polvere di capperi. O il classico arancino, che di classico ha solo l’idea, ma il contenuto è strabiliante perché sul fondo è adagiato un ovetto di quaglia, immerso delicatamente nel formaggio e in un ragù di carni miste, da mangiare rigorosamente con le mani.
Gli spaghetti con le sarde di Chef Barone sono un autentico fiore all’occhiello del Terrammare, insieme alle alici fritte ripiene di primosale e al cosciotto di coniglio glassato alla stimpirata, cioè in agrodolce tipico della caponata e alla Ghiotta di pesce stocco messinese,cotta alla bourguignonne, con pomodorini, capperi e spuma di patate.Anche i dolci lasciano il segno dal biancomangiare ad un classico cannolo siciliano.
Un menù ricco, equilibrato, semplice e allo stesso tempo raffinato, che vale la pena non svelare del tutto in questo spazio.
La carta dei vini tocca gran parte del panorama enologico siciliano. Un occhio attento verso i piccoli produttori emergenti e realtà biodinamiche tra le eccellenze di fama internazionale. Immancabile una selezione di bollicine tra spumanti e champagne e uno spazio dedicato alle altre regioni d’Italia e ai vini esteri.
Terrammare è un viaggio, una strada da percorrere con profonda attenzione, una sorpresa, una scoperta autentica.
Grazie Chef Barone e Stefania Lattuca per averci fatto toccare, con tutti i nostri sensi, secoli di culture e tradizioni siciliane.
Ristorante Terrammare
Via Giuseppe Sacchi 8 Milano (MI)
Orari
Tutti i giorni
dalle 12.30 alle 15
dalle 19.30 alle 22.30