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SILENT CITY verso MATERA 2019

 

Ieri nella Sala Savonuzzi del Comune di Bologna è stato presentato il progetto Silent City che rientra nel programma ufficiale di eventi di Matera 2019 Capitale Europea della Cultura, coprodotto da Fondazione Matera Basilicata 2019 e dalla Compagnia Teatrale l’Albero che opera in Basilicata, esperimento unico italiano di Community Opera, un’Opera lirica scritta e composta con la Comunità, un’indagine artistica attorno al concetto di Silenzio in relazione all’abitare un luogo.

SILENT CITY verso MATERA 2019

Per la creazione dell’Opera collettiva di Silent City, la Compagnia Teatrale L ‘Albero ha scelto prestigiosi partner artistici di cui sposa la visione sull’arte e sulla musica. L’Orchestra Senzaspine di Bologna, composta da musicisti under 35 e ormai nota per il progetto di riqualificazione urbana e culturale ‘Mercato Sonato’ di Bologna, sarà l’anello di congiunzione tra due eccellenze culturali: il capoluogo emiliano riconosciuto dall’Unesco Città Creativa della Musica e la città di Matera, insignita del prestigioso riconoscimento europeo. L’altro partner produttivo sarà Opera Circus,compagnia inglese di performings arts, diretta da Tina Ellen Lee, che a livello internazionale promuove, attraverso l’arte, i diritti umani, con particolare attenzione all’inclusione e all’uguaglianza sociale.
“La Community Art – dichiara Tina Ellen Lee – è uno dei modi più potenti in cui le persone possono esprimere la loro umanità, condividere le loro storie e lavorare verso una società che considera la coesione e la comprensione delle differenze come la più importante responsabilità che abbiamo. Combinare tutto con la bellezza della musica è il ruolo degli artisti di oggi”.
Il progetto vede tra i partner istituzionali UniversaMusica, con la supervisione del professore Dinko Fabris dell’Università degli Studi della Basilicata, il supporto all’internazionalizzazione delle ICC di Materahub e il lavoro sul territorio del Setticlavio, a supporto dell’innovazione dei metodi formativi musicali dell’infanzia.
Presentare oggi, insieme a Matera Capitale Europea della Cultura 2019, questo progetto è un onore. L’operazione, inedita per l’Italia, coinvolgerà insieme artisti e comunità nella creazione di un’Opera, proponendo un percorso partecipato che amalgama valore sociale e culturale. – dichiara Matteo Lepore, Assessore alla Cultura del Comune di Bologna – A questo lavoro Bologna Città della Musica Unesco partecipa grazie all’Orchestra Senzaspine, un’eccellenza bolognese di cui siamo particolarmente orgogliosi, perché in pochi anni dalla sua costituzione ha saputo radicarsi nel territorio, riqualificando con la Cultura il Mercato San Donato che ora, con il nome di ‘Mercato Sonato’, è un vero centro sperimentale e polifunzionale aperto a tutta la città, un luogo dove la musica e la cultura sono strumenti di socialità e di attivazione civile.  L’entusiasmo dei giovani musicisti dell’Orchestra Senzaspine ha conquistato Bologna e certamente sarà un ottimo catalizzatore anche per questo nuovo progetto che potremo vedere nei prossimi mesi a Matera”.
L’innovazione del progetto parte da una sfida: portare l’Opera in un posto, Matera e la Basilicata, dove non c’è tradizione d’Opera né un Teatro Lirico. L’idea è quindi quella di ricreare la necessità di un genere, ritrovare una appartenenza ad un linguaggio, quello del teatro in musica, che sembra lontanissimo dalle persone” racconta Alessandra Maltempo, co-direttrice artistica della Compagnia L’Albero.
Il fondatore di Senzaspine, Tommaso Ussardi, che dirigerà l’Opera aggiunge: “quando L’Albero ci ha coinvolto in questo percorso, abbiamo subito capito che avremmo potuto spendere le competenze acquisite in questi anni di lavoro, volto a portare la musica classica in scena con un approccio rivoluzionario, per metodi e ambientazioni. Ma l’aspetto più interessante sarà partecipare alla creazione di un’opera insieme alle comunità locali. Questa volta faremo un salto di qualità – prosegue il direttore d’orchestra – con il pubblico che sarà compositore, librettista e regista”. E’ sul campo che cercheremo di capire quale silenzio vuole raccontarci Matera, per arrivare ad un prodotto che non avrà nulla di preconfezionato”.
Il percorso è inedito: prevede il coinvolgimento attivo delle comunità informali che si sono avvicinate al progetto grazie a una relazione diretta con ognuna, dalle nuove generazioni alle famiglie, da giovani professionisti dell’urbanistica alle associazioni di quartiere che attivano il riallacciamento sociale a partire dalla memoria storica dell’unità di vicinato, caratteristico dell’abitare antico dei Sassi di Matera.
Il coinvolgimento vede una costante apertura del processo artistico in stretta collaborazione con professionisti che monitorano ognuna delle fasi di creazione dell’Opera; in tal modo sarà possibile sviluppare una produzione artistica secondo criteri di professionalità facilitando l’esperienza collettiva e facendo scoprire tutti i passaggi produttivi previsti.
“L’obiettivo è quello di far diventare Silent City un format di produzione che, dopo il 2019, dialogherà con altre città Italiane ed Europee e dove l’indagine sul Silenzio porterà all’incontro con altre comunità per produrre nuove storie” conclude Vania Cauzillo, che ha ideato e scritto l’intero progetto.
Dopo la prima fase di ricerca drammaturgica e creazione collettiva, svoltasi a guida del drammaturgo Andrea Ciommiento, dal 7 maggio il compositore inglese Nigel Osbourne, pioniere nell’uso della musica per l’infanzia nei conflitti di guerra (di recente vincitore della British Composer Award Innovation in new music and influence and inspirational careers), Tommaso Ussardi, direttore dell’Orchestra Senzaspine e Ubah Cristina Ali Farah, librettista e poetessa italo-somala, condurranno la seconda fase di creazione collettiva della musica dell’Opera.
Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, spiega come Silent City prenda vita nel grande evento Matera 2019, declinando i valori e la forza dell’intero progetto che sono racchiusi nel claim Open Future: “un’opportunità per una cultura aperta, in tutte le sue molteplici declinazioni: aperta perché accessibile a tutti; aperta nei confronti dei pensieri e delle sensibilità; aperta perché disponibile al dialogo.
Il progetto Silent City, frutto di un processo di co-creazione condotto con la scena creativa lucana, è complementare a un altro progetto dedicato all’Opera all’interno del programma culturale del 2019, ossia “Abitare l’Opera” del Teatro San Carlo di Napoli, a dimostrazione del grande investimento che Matera 2019 intende fare sul genere operistico e in particolare sul rinnovamento del suo formato.
Il progetto Silent City dedica una particolare attenzione al target dell’infanzia, un importante investimento culturale su quelle che diventeranno le generazioni del futuro.
Partendo dalla comunità, il progetto mira a creare un modello di produzione completamente nuovo, grazie anche all’ausilio di un forte partenariato europeo che ha risposto in modo egregio a quella che è una domanda centrale per una Capitale Europea della Cultura, ovvero cosa Matera porta all’Europa e cosa l’Europa porta a Matera.
Un partenariato a garanzia della qualità e dell’approfondimento internazionale di valori locali quali il silenzio e il vicinato, ma anche di una produzione che saprà trovare una distribuzione su tutto il territorio europeo”.

 

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